Una gita all`Isola di Öland tra storia, mulini a vento e tanti fagioli marroni (bruna bönor )

Questo è il ponte che attraversa lo stretto di Kalmar che collega l'isola Öland a la terraferma. Lungo 6 072 metri è uno dei ponti più lunghi d'Europa. Sorretto da 156 piloni, fu inaugurato il 30 settembre 1972 dopo circa 4 anni di lavori.
*****







Venite con me alla scoperta della seconda isola più grande del Paese a caccia di paesaggi mozzafiato, testimonianze storiche antichissime e prodotti tipici (fagioli marroni) di elevata qualità.
Con una incredibile varietà di paesaggi differenti, le spiagge baciate dal sole e numerose testimonianze storiche, l’isola di Öland si rivela una meta perfetta per una vacanza in famiglia rilassante e divertente durante la quale scoprire anche un prodotto di nicchia di elevata qualità come i bruna bönor, i fagioli bruni perfetti per preparare il tradizionale stufato svedese. Adagiata a largo della costa svedese dello Småland l’isola di Öland, con una superficie di 1.342 chilometri quadrati, è la seconda isola svedese per estensione dopo quella del Gotland. E’ caratterizzata da una particolare forma stretta ed allungata e può essere facilmente raggiunta dalla città di Kalmar attraversando il lungo Ponte di Öland. 
Particolarmente amata dalle famiglie svedesi per trascorrere le ferie estive, l’isola offre lunghe spiagge assolate, un bel mare che le lambisce, deliziosi mulini a vento, svariate SPA e innumerevoli strutture ricettive differenti che spaziano da pittoreschi bed & breakfast, ai villaggi turistici, sino ai bungalow e a attrezzatissimi campeggi. Non è un caso dato che anche i reali mangiano fagioli, dunque, anche la famiglia reale l’abbia scelta per le proprie vacanze che trascorre nella splendida residenza di Solliden, una villa in stile padronale italiano che merita assolutamente una visita. 
Non meraviglia che la bella isola a sud diel Gotland riscuota così tanto successo tra i viaggiatori. I suoi paesaggi sono incantevoli e riservano sorprese a tutti coloro che avranno voglia di non fermarsi soltanto in riva al mare ma di partire all’esplorazione del territorio e dei siti più affascinanti. Da non perdere una gita alla volta del Castello di Borgholm. Il maniero, che sprigiona suggestive atmosfere d’altri tempi, accoglie i più piccoli proponendo una ricca varietà di attività estive. Particolarmente interessante anche la visita alla Fortezza di Eketorp, antica strutture militare restaurata, che organizza numerose iniziative tra cui divertenti laboratori di forgiatura dei metalli e battaglie di cuscini a cavallo di un palo. 
E per godere di splendidi paesaggi mozzafiato l’appuntamento è nelle pittoresche campagne di Boda, a nord dell’isola, oppure a sud, al cospetto del magnifico Stora Alvaret, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un altopiano calcareo dagli scenari quasi surreali caratterizzato da una biodiversità unica, che custodisce un antico insediamento preistorico. 
La particolare composizione del terreno consente il proliferare di numerose specie vegetali molto rare tra cui diverse varietà di orchidea. L’area dell’altopiano si estende per circa 260 chilometri quadrati, occupando circa un quarto della superficie dell’intera isola, e custodisce siti di elevato interesse naturalistico, tra cui il Faro di Lange Erik e la stazione degli uccelli di Ottenby, particolarmente apprezzati dagli ornitologi di tutta la Svezia e non solo.
I terreni sabbiosi e le stagioni miti rendono l’isola di Öland l’ambiente perfetto per la crescita dei fagioli marroni, in svedese: "bruna bönor." Si dice che la loro coltivazione in questa zona della Svezia risalga al 1650 e già nel 1741 Linneo definiva il clima locale perfetto per lo sviluppo di questo legume. 
Secondo una tradizione tramandata oralmente, la sabbia, inoltre, che abbonda nel suolo dell’isola, essendo più calda dell’argilla, trattiene meno acqua e consente ai fagioli locali di acquisire le caratteristiche di eccellenza che da sempre li contraddistinguono. Si dovette attendere la fine del XIX secolo perchè la loro coltivazione continuativa si diffondesse sul territorio ma ben presto la qualità dei legumi ottenuti ne incentivò la produzione. 
Oggi purtroppo i fagioli marroni, coltivati soltanto sull’isola di Öland, sono diventati una vera rarità, spesso soppiantati da quelli più economici di Canada, Cina e Sud America. La disorganizzazione nella distribuzione del prodotto, inoltre, lo rende poco conosciuto e richiesto anche dai ristoratori e i consumatori locali. Se non sono del tutto scomparsi è anche grazie alla Fondazione Slow Food che, con un suo Presidio, ne promuove il consumo e la diffusione senza comprometterne il livello qualitativo. I bruna bönor vengono coltivati in quattro differenti varietà, stella, bonita, katja e karin. Vengono seminati a maggio su file distanti mezzo metro l’una dall’altra e crescono su mucchi di terra elevati in modo da evitare che il baccello possa marcire a contatto con la terra umida. 
Vengono raccolti a settembre e lasciati essiccare sul terreno per un paio di giorni, per poi essere stoccati in un locale chiuso e preparati per il confezionamento. Con i fagioli bruni si prepara il tipico stufato della tradizione svedese. Vengono lasciati in ammollo fino a 10 ore per poi essere cotti con cipolla e zucchero. Se ne ricava una sfiziosa salsa agrodolce che viene servita in accompagnamento alla pancetta di maiale fritta. Documenti scritti risalenti al 1885, oltre a dimostrare la presenza dei bruna bönor sull’isola di Öland ne testimoniano la commercializzazione. In particolare, una piccola bottega della campagna di Boda a nord dell’isola cominciò a venderli a 0,35 corone al chilogrammo.
Allora perchè non fare una gita dove un piatto di fagioli marroni e pancetta fritta non si nega a nessuno. Qui sotto c`è la carta ma non chiedetemi di farvi da guida. Vi prego.
*****
di Eleonora Autilio GEDI DIGITAL (per nonno franco a Stoccolma)
*****
                                       

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.

Mettiamo le cose in chiaro

Mettiamo le cose in chiaro
Mettiamo le cose in chiaro L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati. Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. ***** This blog is not a newspaper as it is updated without any periodicity. It can not therefore be considered an editorial product under Law n° 62 del 7.03.2001. The blog author is not responsible for the content of the comments to posts, nor for the content of linked sites. Some texts or images included in this blog are taken from the internet and therefore they considered public domain; if their publication smash any copyright, please notify us by email. They will be immediately removed.