Eccomi oggi in ospedale seduto ad osservare, in attesa del
mio turno, un andirivieni di persone, personale medico ma soprattutto anziani. Pensavo di aver trovato un angolo
solitario dove attendere la visita, ho proprio bisogno di assoluto silenzio
intorno…troppo di tutto, cerco di ritrovare energie. Eppure non posso fare a
meno di notare tanti ” bastoni della vecchiaia ” come diceva mia madre. Giovani ragazze che guidano signore anziane con la stessa pazienza
di una madre che guida la propria bambina…una tenerezza infinita. Una signora
non più vedente, forse è la figlia che le spiega il tragitto che stanno
percorrendo e la guida; un uomo in carrozzella, chissà chi è il ragazzo che
spinge con dolcezza; due anziani che si tengono per mano…le mani tremanti per
l’età ma pur sempre unite e un bastone che li sorregge entrambi. E io che da un
po’ mi sento come se stessi scaricando le batterie ma devo tener duro ancora…e
ancora… avrò mai la fortuna di essere guidato da uno dei miei figli un giorno? Ma…Sono
un pò scettico. Troverò mai qualcuno che si curerà me? Non lo so’ ma adesso che
sono qui, seduto in ospedale, con un caffè al sapore di plastica in mano, con la speranza che mi dia un pò di coraggio prima di entrare dal medico (ne ho
veramente bisogno.= Ammetto che più del caffè mi ha dato coraggio veder passare
questi giovani che si prendono cura degli anziani, queste coppie unite
sicuramente dalla comprensione, la pazienza e il rispetto per ciò che è stato.
E io…?
Resisto ancora..!! (ma chi m` ammazza a me…!!)