I piccoli vikinghi (che ancora non sanno che da adulti passeranno il resto della loro vita in cucina) hanno passato la settimana a preparare la festa di Santa Lucia per le sorelline maggiori inpastando ”lucia bullar” paste allo zafferano e ”pepparkakor.”
Pepparkakor: Biscotti allo zenzero i quali verranno distribuiti nella mattina del 13 dicembre dalle sorelline maggiori che invece hanno passato l`ultima settimana a provare lunghi camicioni bianchi cercando di camminare con la massima dignità possibile con in testa una corona di candele accese e questa mattina molto presto e tanto, tanto assonnate alle sei del mattino serviranno la colazione a letto ai malcapitati genitori.
Ammetto anch`io ho dovuto subire per anni questo martirio tutta colpa di un Re svedese a dir poco un pò strano che verso la metà del ’700 introdusse questa tradizione che prevedeva appunto che la figlia maggiore vestisse i panni di Lucia e servisse la colazione a letto a lui e la regina. (beati loro…) Così oggi sfileranno cortei in ogni casa, scuola, ospedale, fabbrica, ufficio dove Lucia sarà seguita da damigelle e paggetti che indosseranno vesti bianche e cappelli con stelle dorate. Il corteo sarà seguito da bambini vestiti come folletti che canteranno le canzoni tradizionali natalizie e illumineranno l’oscurità con le loro candele. Insomma in ogni posto ci sarà una santa Lucia, che offrirà caffé e “lucia bullar.” Quelle preparate dai maschietti.
Con la diffusione del Cristianesimo in Svezia a questo giorno fu associato il nome di Lucia che etimologicamente simboleggia la luce. Così guarda caso, essendo gli svedesi ”molto democratici…” veniva eletta sempre una bionda con la scusa che rappresentava meglio la luce fregandonese altamente che Lucia era siciliana e sicuramente anche una bella morettina, (capito che furbacchioni...?)
Però, che ingenui sti`svedesi non avevano previsto la massiccia immigrazione dall`Italia degli anni 60, così in un freddo dicembre di tanti,tanti anni fa in una scuola elementare di Stoccolma eccezionalmente fu eletta come Lucia una bambina dai lunghi capelli castani. Ricordo come se fosse ieri: ”Povera bambina mia” in quel tempo lontano si usavano ancora candele vere tanto che dovette sfilare per tutto il tempo con un asciugamano bagnato sulla testa per evitare che la cera bollente colasse sui lunghi capelli "eccezionalmente" castani con coseguenze da ”pronto soccorso.” Ieri sera ero a casa sua e mentre provava la corona per sua figlia mi ha guardato fisso negli occhi e con un sorriso tutto mediterraneo mi ha detto:
”Papà, meno male che hanno inventato le lampadine alimentate a batteria!!”
Buon Santa Lucia a tutti!
*****