Como me gusta el chili con carne en los dias del coronavirus.

Sì, vero, le parole sono spagnole, e questo piatto infuocato viene certamente dal centro America. In Svezia da una trentina d`anni è parte del menù settimanale di ogni mensa aziendale e ristoranti etnici tanto che molti svedesi oramai credono faccia parte della tradizione culinaria scandinava, ma loro credono anche che santa Lucia sia bionda e svedese. Quindi lascio a voi le debite conclusioni…!!! Comunque a me questo piatto sembra sia stato inventato apposta per affrontare il buio e il freddo dell`inverno svedese. Quando come oggi che alle tre del pomeriggio è già buio (sono ripetitivo lo sò...ve l`ho detto un sacco di volte.) e, bravi avete indovinato anche il seguito... "anche oggi fa quel freddo umido che ti penetra nelle ossa" ed io vorresti fare un biglietto di solo andata per santo Domingo. Allora, non piove oggi, ma vento gelido, nevischio e freddo cane, tanto che quel dolce sole autunnale che incendiava i colori radiosi delle foglie rosse e arancioni sembra un lontanissimo ricordo ed a me è venuta una voglia matta di Chili con Carne. Così mi sono fatto una corsa al centro commerciale qui vicino, in un negozio che vende soprattutto prodotti etnici, trovato tutto velocemente, ed eccomi in cucina a tritare aglio, cipolle, e paprica verde.  
Naturalmente non sono solo con le pentole e i miei pensieri eclettici, ma la musica calda e vellutata della rumba mi fa compagnia, mi accarezza con quelle note pigre, sensuali e morbide, e quasi ballo anch`io canticchiando; " Pero mira cómo me gusta..." mentre lavo con delicatezza le foglie di prezzemolo prodotto di serra, comunque, esotico e profumatissimo. Il macinato di manzo frigge allegramente in un pochino d’olio extra vergine d`oliva,ed io ho tutto sotto controllo, mentre cerco le varie spezie, la cayenne in polvere, di un color rosso fuoco, bello forte, ne userò tre cucchiaiate, tanto per dare un bel kick al piatto, ma non tanto da bruciarti gola e esofago. Poi afferro un vasetto di cumino in polvere e lo aggiungo; un bel pizzico d’origano,sale, concentrato di pomodoro molto concentrato e adesso dell’acqua. Dovrei,potrei versarci acqua,ma non mi va,sarebbe troppo semplice. Trovo una mezza bottiglia di vino rosso avanzato a Natale e ce la verso dentro, rosso mattone, che si mischia col pomodoro e le spezie, il tutto acquista poi una tinta rosso inferno. Chiudo gli occhi per un momento, quando la voce di Julio iglesias mi sorprende piacevolmente; “Pero lo que a mi me gusta es tu sazón especial…”, e mi scorre addosso, leggera,ma anche febbrile, e mi sento risvegliare emozioni dimenticate (quasi…), e tutta “la joie de vivre” che non avvertivo da tempo mi risuscita dentro e mi accende l’anima. Ma sì mi scotto sempre io, non lo sapevate? E spezzetto con le dita le foglioline tenere del prezzemolo, verdine e fragranti. Mescolo il mio miscuglio magico, e mi ritrovo a ballicchiare leggermente, i piedi guidati dalle note esotiche di una rumba lenta e anche oziosa, che mi abbraccia il corpo e mi riporta indietro negli anni. 
Il profumo vivace del chili invade la cucina,mi raggiunge le narici ed io lo aspiro profondamente, ed ecco, so che è ora di aggiungerci quel tocco magico, il mio ingrediente segreto che ne cambierà il sapore un pochino, ”ma giusto 'n'anticchia eh”, da renderlo piacevolmente esotico. Ne taglio in bel pezzettino, e lo vedo sgretolarsi sul tagliere, una polvere scintillante, scurissima, dolce e amara profumata di cannella e mandorle. Si scioglie subito, quando la verso nel tegame, ed io continuo a mescolare il miscuglio denso ma fluido, mentre ascolto quelle parole in spagnolo che non parlo ma capisco lo stesso, e forse mi sarà anche possibile parlarlo chissà: ” Pero a mí dámelo ahora que ya no puedo esperar…”Servite con riso e buona vita a tutti!!!💓


                                              

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.

Mettiamo le cose in chiaro

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