Ricordati
che il mio affetto non sarà mai il tuo, che io vedrò cose di te che tu non
vedrai e che tutto questo sarà parte della mia verità su te.
E’ per
questo che solo a volte coincidono gli sguardi, che il diritto a vedere non
dovrebbe mai essere messo in discussione.
Potremmo parlare a lungo tra noi di ciò che vediamo e scendere nella
profondità di ciò che si sente. Sarebbe un grande argomento per capirci di più. Non basta
che sia bello, ma questo lo sai bene quando fatichi a gettare un’immagine che
ha poca tecnica e tanto cuore.
In fondo
con gli occhi cerco ciò che sento, quello che non dicono le parole, e se sono
insoddisfatto è il mezzo che non vede come io vedo. Quasi mai mi basta, ma
quello che ne esce, pur essendo altro, è ancora me. Il diritto
d’mmagine inizierebbe se mercificassi il sentire, se ne facessi oggetto di un
vantaggio, ma non è così. Per questo non darò mai via quello che i miei occhi
vedono, il mio cuore sente, la mia testa interpreta. Al più lo regalo.
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(willyco in alto, senza parere per nonno franco)
(willyco in alto, senza parere per nonno franco)