Un mattino
morbido come la luce che gonfia le tende. Tempi
dolci, anche gli oggetti non hanno fretta. Si mostrano con il piacere
languido della notte trascorsa nei sogni. Una pipa sul legno, il computer chiuso, ostrica di facile mistero,
piante nell’acqua in controluce, e un taglio di sole che sceglie tra i libri,
la musica, le parole per dirsi. Il caffè
spande il suo profumo borbottando, trova il pane tostato, assieme imbandiscono
dolcezza alla giornata.
Melenso
perché la dolcezza non basta mai,
per voglia di coccole,
per il miele cristallizzato che si stende sul pane,
per il latte,
il caffè,
per il profumo di casa.
Ascolto parole intelligenti dalla radio,
le sgrano una per una,
le scompongo nel suono,
che sia questo uno dei significati dell’udire?
Non ascoltare più e render proprio ciò che per altri è diverso?
Vedere la trama,
perdersi nell’inutile così denso di significato?
per voglia di coccole,
per il miele cristallizzato che si stende sul pane,
per il latte,
il caffè,
per il profumo di casa.
Ascolto parole intelligenti dalla radio,
le sgrano una per una,
le scompongo nel suono,
che sia questo uno dei significati dell’udire?
Non ascoltare più e render proprio ciò che per altri è diverso?
Vedere la trama,
perdersi nell’inutile così denso di significato?
Nella luce,
camini che fumano,
attorno odore di cose che restano,
vibra un ricordo,
si stempera nello sguardo,
dentro/fuori,
nulla è urgente:
è festa nel tempo.💓
camini che fumano,
attorno odore di cose che restano,
vibra un ricordo,
si stempera nello sguardo,
dentro/fuori,
nulla è urgente:
è festa nel tempo.💓
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(willyco in
alto, senza parere per nonno franco)