In questo Quaderno delle voci rubate Remo Bassini è narratore di quotidianità, di vita di paese, di sentimenti e solitudine. La sua voce non urla ma si impone al lettore che la sente vera e intima come fosse la propria. Luca Baldelli vive dietro al bancone del suo bar, di quel bar che è più casa del suo appartamento solitario in cui rientrare la sera. Dal bar passano gli amici a tutte le ore del giorno e poi di notte, in quelle notti di chiacchiere e spaghetti, in cui raccontarsi e raccontare davanti ad un bicchiere di vino. Dopo, il silenzio. Certe notti Luca finisce per sdraiarsi sul biliardo e dormire lì: “Nottate che fanno bene al cuore, che rilassano, ma che l’indomani lasciano l’inconfondibile segno del rincoglionimento. Sovente, quando faccio le ore piccole i restanti minuti che mi separano dal nuovo giorno li passo sonnecchiando coricato sul biliardo”. Poi Luca rientra a casa per una doccia veloce e via, di nuovo al bar, ad osservare gli altri. Cosa lasciano in noi le persone che entrano nella nostra vita? A volte nulla, a volte tanto, come una frase detta da Teresa in un momento di rabbia: “Ci vorrebbe che Dio esistesse: darebbe un senso a tutto.” Teresa, la prostituta dal cuore sincero amica di Luca, ha momenti di rabbia ma anche di tristezza: “La vita è bastarda, scappa via mentre noi guardiamo le stelle cadenti”, momenti che esistono nella vita di tutti e che ci cambiano e ci fanno allontanare da noi stessi e dagli amici. Anche Luca si allontana da lei quando arriva Lucia ad aiutarlo nel lavoro del bar, ma Lucia ha tanti anni meno di lui e i dubbi sono tanti. Queste e altre frasi sono nel “quaderno delle voci rubate”, quel quaderno che Luca ha trovato e che ora usa per scrivere i propri pensieri e le frasi che “ruba” ai clienti del suo bar.
Sono passati gli anni e Lalla non c’è più, morta ad un posto di blocco, e ora Luca ha quasi sessanta anni e ha nuovi amici: Carletti, Lucia, Teresa, ma anche ora Luca non riesce a vivere in pieno i suoi sentimenti. Sembra più semplice osservare la vita degli altri e rubare loro alcune frasi: è come guardare la vita da dietro uno schermo e vedere un film sempre nuovo. Quando, nella vita di Luca, un evento improvviso lo spinge a guardarsi dentro, ad ascoltare i suoi sentimenti, allora capisce che deve entrare nella sua vita e agire. Non si può essere solo spettatori. Non quando sta andando in scena il film della propria vita:
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Posted by Morena Fanti