Alle 2 di questa notte è scattata l’ora legale, e da quel
momento abbiamo dovuto spostare gli orologi – quelli che non lo fanno già da
soli – un’ora avanti: di conseguenza, abbiamo dormito un’ora in meno. L’ora legale,
per capirsi, comporta che se non avete cambiato l’ora già da ieri sera e la
vostra sveglia di stamattina è puntata per le 8, quando vi siete alzati erano già
le 9, e così via. Nonostante abbiamo dormito un’ora in meno, è anche vero che questa sera farà buio un’ora più tardi: quindi ne vale la pena, diciamo. L’ora
legale rimpiazza l’ora solare, e tra le altre cose fa risparmiare sull’energia
sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica: esiste in Italia dal
1916 e fu adottata mentre il paese era impegnato nella Prima guerra mondiale.
Perché si usa l’ora legale:
L’invenzione dell’ora legale è spesso attribuita
all’inventore statunitense Benjamin Franklin, che nel 1784 scrisse una lettera
satirica pubblicata su un giornale di Parigi, nella quale suggeriva
scherzosamente ai parigini di alzarsi più presto al mattino per sfruttare la
luce solare e risparmiare sul costo delle candele. Abolita nel 1920, nei
decenni successivi l’ora legale fu più volte introdotta, sospesa, abolita e di
nuovo introdotta. Fu poi definitivamente ripristinata nel 1966, durante un periodo
di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo
pomeriggio e alla sera. Dal
1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio
a settembre). È dal 1981 che ha cominciato a essere introdotta l’ultima
domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996:
da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi
(fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.
Ancora vari
e diversi sono invece i tempi e le regole dell’ora legale nel resto del mondo,
e ci sono paesi in cui esiste solo l’ora solare, come la Russia, che dal 2014
ha abolito l’ora legale. Negli Stati Uniti l’ora legale – che lì è chiamata
DST, Daylight Saving Time, “risparmio diurno di luce” – è in vigore dal 12
marzo. Negli Stati Uniti, come in Italia e negli altri paesi che
adottano questo sistema, ogni anno si discute sul fatto se l’ora legale sia
davvero necessaria e se la sua adozione porti effettivamente a uno stato di
stress temporaneo causato dal dormire un’ora di meno e dallo spostare i propri
orari biologici. L’Atlantic
due anni fa definiva il passaggio all’ora legale “dispendioso, inutile e
persino pericoloso”. Nello stesso periodo il Wall Street Journal raccontava le
conseguenze negative del “Daylight Saving Time” per le relazioni sociali e la
salute.In qualunque
caso ascoltate nonno Franco. Buona Domenica e godetevi un`ora di luce in più.💓💓💓