La mia breve vacanza sull'isola di Gotland è terminata e così caricato il Pandino sul chiattone del pomeriggio. Dopo 4 ore di viaggio in mare finalmente posso starmene sdraiato sul divano di casa mia a Tullinge. Senza il timore di prendere una scoppola in testa...!!
Nel post precedente vi parlai di Havdhem il villaggio di pescatori nel quale sono stato ospite. Ma me tapino non vi ho parlato di Visby che poi è l`unica città dell`isola. Per farmi perdonare metto qualche foto. Visby probabilmente è la città medievale meglio conservata di tutto il Regno tanto che per questo motivo nel 1995 è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
I monumenti più famosi della città sono rappresentati dalla sua cinta muraria messa a protezione. Probabilmente i vikinghi temevano che qualcuno potesse rubare a casa del ladro.
Già, perchè quì abitavabo i vikinghi nel Medioevo (quelli veri) che per paura di qualche ritorsione fecero costruire questa imponente muraglia.
Certo qualche preoccopazione ce l`avevano visto le malefatte che combinavano in tutta Europa. La Cinta muraria si chiama Ringmuren che poi in italiano vuol dire esattamente la stessa cosa.
Lunga 3,4 chilometri oggi sembra voglia ancora proteggere quello che rimane dalle rovine delle antiche chiese, archi, torrette e casette che ancora si vedono nel borgo. (che poeta…)
Come già detto: Visby è l’unica città dell’isola però ha tutta la stoffa di una vera regina.
In estate i cottage si ricoprono di rose rosse e le pareti tinteggiate di rosa non sò perchè mi ricordano borghi Medievali italiani ed è bello passeggiare fermarsi per prendere un gelato sui gradini di in una vecchia latteria. (era propio vecchia)
L’aggettivo incantevole non potrebbe essere più appropriato. Insomma questo è l`unico posto in Svezia che non vi sembrerà di stare in Svezia.
Attenzione! Anche per il clima quì è differente e non scherzo. Praticamente sembra di essera catapultati in qualsiasi cittadina del bacino del Mediterraneo. A parte le vikinghette che passeggiano con il pannolone da cambiare.
Mentre la mamma si mette in posa per farsi fotografare davanti al simbolo dell´isola. "Il faro." Sarà per questo che a me questo posto piace tanto...??
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Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.
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