I vantaggi di vivere in Svezia.

Venerdì 29 gennaio ore 5:52 temp -7°C. Non ci crederete ma passa il primo spazzaneve. 
In Svezia verso settembre-ottobre inizia la stagione de: “Lo strato di ghiaccio che ricopre la macchina al mattino, se questa nottetempo non è stata riposta accuratamente in garage”. Se poi, come me, non avete il garage, allora siete fritti. Preparatevi a mesi e mesi di raschiamento della macchina nel piacevole frescolino post-alba delle lande scandinave. Vi sono due diversi metodi per liberare la macchina dallo strato di ghiaccio che s’impossessa di lei durante le ore notturne. L’operazione è obbligatoria, sia perché se non grattate via il ghiaccio obiettivamente non vedete una cippa e sia perchè in ogni caso se vi becca madama, vi fa il culo. Dunque, dicevo, esistono due modi distinti di compiere l’operazione di de-icing del vostro veicolo.
Metodo nr. 1 – all’italiana: 
Essendo usi ad alzarvi alla mattina verso le 07:00 nella stagione calda, cioè quando l’auto non ghiaccia, continuate tranquillamente nello stesso modo nella stagione fredda. Oppure mettete la sveglia dieci minuti prima (=il tempo necessario allo sbrinamento del veicolo) e poi però lasciatela suonare lo stesso fino alle 07:00.
– Fate colazione, vestitevi e fatevi la barba con la massima tranquillità.
– Uscite di casa dieci minuti prima dell’orario in cui dovreste essere in ufficio, sapendo che di minuti per arrivare in ufficio ne servono quindici.
– Realizzate con orrore che la notte la temperatura è scesa parecchio e di conseguenza la vostra auto è ora ricoperta di ghiaccio.
– Nel panico, correte in ripostiglio o in cantina o nel cassetto degli attrezzi per vedere se riuscite a recuperare da qualche parte il guanto imbottito dotato di uncino levaghiaccio, senza il quale rischiate l’immediato congelamento dell’arto mentre tentate di ripulire i vetri dell’auto.
– Guardate ora nel vano bagagli dell’auto per cercare quantomeno una sorta di disco grattaghiaccio che, vi pare, avevate comprato al supermercato l’inverno scorso. Se non l’avete dato al bimbino o al gatto per giocarci.
– Guardate sotto ai sedili.
– Disperati, usate, al fine di pulire l’auto, il disco orario in plastica che tenete nel cruscotto, se lo trovate.
– Falliti tutti i tentativi di cui sopra, grattate come pazzi con qualunque oggetto, comprese le vostre unghie, i vetri dell’auto, mentre il tempo scorre e voi dovreste già essere da diversi minuti alla vostra scrivania.
– Partite avendo tolto il ghiaccio solo parzialmente, perché ormai è tardissimo, rischiando così multe ed incidenti.
– Mettete il riscaldamento in auto a palla, sperando che sbrini il ghiaccio rimasto mentre sfrecciate in ufficio.
– Arrivate in ufficio in ritardo e col fiatone annunciate: “Mamma mia, ma quanto traffico c’era stamattina per strada! Robe da matti! Mai visto code così in vita mia!”.
 Metodo nr. 2 – alla svedese: 
Verso luglio acquistate al supermercato il kit del perfetto sbrinatore di auto: guanto imbottito con uncino levaghiaccio, quadrato in plastica con bordi zigrinati anch’esso levaghiaccio, spray scongelante per vetri dell’auto et similia.
– Riponete tutto dentro ad un apposito contenitore e riponete l’apposito contenitore nel vano bagagli della vostra auto, in posizione comoda, raggiungibile e facile da ricordare. Possibilmente, etichettatelo.
– A partire da settembre, ogni sera seguite con attenzione le previsioni del tempo, in modo da capire se la notte l’auto ghiaccerà.
– Nel caso, impostate la sveglia un quarto d’ora prima del solito.
– Alzatevi non appena la sveglia suona.
– Preparatevi per uscire, circa mezz’ora prima di essere in ufficio, quando l’ufficio è a cinque km da casa vostra. – Grattate via con calma tutto il ghiaccio dall’auto usando tutti gli strumenti acquistati in precedenza. – Partire sereni per l’ufficio e arrivateci in anticipo.
Consiglio finale: compratevi un garage, oppure restate a casa.


                                                                                      *****                                                                                                                  

Sono andato, tornato, ripartito.

Sono andato, tornato, ripartito.
E così ora sono qui, in un’altra fase della Vita. Abito vicino al ponte Västerbron, a forma di arpa. E’ bellissimo. La mia gratitudine è a scoppio molto ritardato. Faccio in tempo a dimenticare gli atti, i nomi e i volti prima di aver capito quando dovessi ad ognuno.

Mettiamo le cose in chiaro

Mettiamo le cose in chiaro
Mettiamo le cose in chiaro L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati. Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. ***** This blog is not a newspaper as it is updated without any periodicity. It can not therefore be considered an editorial product under Law n° 62 del 7.03.2001. The blog author is not responsible for the content of the comments to posts, nor for the content of linked sites. Some texts or images included in this blog are taken from the internet and therefore they considered public domain; if their publication smash any copyright, please notify us by email. They will be immediately removed.