È la luce che ritorna, non c’è niente da fare se anche quassù senti l`arrivo della primavera . Guardi fuori, fa ancora freddo. Persino più di alcuni giorni d’inverno. Quindi non può essere la temperatura. E nemmeno lo spirito. Però tu lo vedi che c’è qualcosa, che è proprio diverso, che è proprio primavera.
È la luce.
C’è qualcosa nell’azzurro del cielo che è diventato proprio azzurro. Un che di leggero, di fresco, che nelle ultime giornate d’inverno non c’è mai. È come se l’aria fosse attraversata dal sole come un cristallo e brillasse di luce sua.
È una luce per giocare di nuovo nei cortili, acquattarsi dietro ai muretti per spiare i germogli degli alberi. È una luce che carezza l’erba quando spunta, e zompetta fra le pozzanghere delle piogge. È una luce infantile ed anche un po’ dispettosa, che ti può tradire e non presentarsi quando la attendi, o esplodere in un caldo abbraccio pieno di frastuono. È una luce birbona che si prende gioco del mondo.
È la luce.
C’è qualcosa nell’azzurro del cielo che è diventato proprio azzurro. Un che di leggero, di fresco, che nelle ultime giornate d’inverno non c’è mai. È come se l’aria fosse attraversata dal sole come un cristallo e brillasse di luce sua.
La luce. Non la guardiamo mai la luce. Eppure è lei la compagna dei nostri giorni e delle stagioni. La luce d’inverno è sempre un pò pesante, spessa. Pensate che quando è mezzogiorno da queste parti può essere buio pesto.
Invece la luce d’estate quassù è corposa, morbida come una donna in carne sicura di sé.
La luce di primavera brilla. Persino quando è nuvolo ed è cupa, è come un bambino e non riesce mai a rimanere imbronciata a lungo. Se ci prova, poi d’improvviso scoppia a ridere quando meno te l’aspetti.È una luce per giocare di nuovo nei cortili, acquattarsi dietro ai muretti per spiare i germogli degli alberi. È una luce che carezza l’erba quando spunta, e zompetta fra le pozzanghere delle piogge. È una luce infantile ed anche un po’ dispettosa, che ti può tradire e non presentarsi quando la attendi, o esplodere in un caldo abbraccio pieno di frastuono. È una luce birbona che si prende gioco del mondo.
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È la primavera, baby, e tu non puoi fare altro che giocare con lei. Ieri giù al lago. ***** |