Oggi, domenica delle palme, volevo comprare una colomba pasquale, così sono andato a “Östermalms Saluhall” il mercato coperto più famoso di Stoccolma. E’ sempre stato un posto un pò magico ai miei occhi e quando ero giovane per me e per la mia giovanissima famiglia (tralascio di dire quanti anni fa) lo era molto di più. Sì! Perché allora non si viveva ancora nel mondo globalizzato di oggi e le ciliegie quasi non si sapeva cosa fossero in Svezia. Per non parlare delle pesche, delle albicocche. I formaggi italiani erano praticamente sconosciuti. Il parmiggiano per me era un miraggio. L`olio d`oliva si comprava in farmacia. Quando vidi per la prima volta la mozzarella mi commossi fino alle lacrime. Ne comprai due, le mangiai a morsi, passeggiando, come se stessi mangiando un gelato.
Inutile pensare al mascarpone o la taleggio e di tutti quei prodotti che non provenivano dalla Svezia.Beh, io venivo dall’Italia e lo sapevo cosa era il taleggio ma in Svezia, queste che venivano considerate delle prelibatezze non si trovavano nei supermercati (cosa che invece oggi è normale.) E quando proprio ci si voleva concedere il lusso di un cibo esotico allora si andava ad Östermalmshallen perché lì tutti i desideri culinari si potevano avverare. Era una specie di paradiso terreste con frutta e verdura strana, signore eleganti e venditori super super gentili. Saluhallen fu realizzato in tempi record nel 1888 e nel 2007 questo mercato coperto si è guadagnato il 7:o posto in graduatoria mondiale nella classifica stilata dalla prestigiosa rivista Bon Appétit.
Oggi ai miei occhi non c’è più quella atmosfera fiabesca di quando giovane ragazzo di belle speranze arrivai quassù con l`incoscienza di chi vuole provare cose nuove. Che volete farci. Malgrado sia passato mezzo secolo alla fin fine per certi versi continua a rimanere un luogo magico. Venite con me vi faccio fare un giretto:“Ci sono 17 negozi in totale all’interno del mercato ed alcuni di questi da più generazioni. C’è per esempio il bancone “Fågel & vilt” che vende cacciagione di ogni genere, uccelli (fågel) e selvaggina (vilt) e dove naturalmente è possibile trovare oltre alla classica selvaggina anche quella di alce e renna. Oppure il bancone della frutta e della verdura, Lisbeth Janson Frukt & Grönt, dove si può gustare una spremuta d’arancio pressata al momento. Oppure ancora il negozio di cioccolato, Betsy Sandberg Choklad, dove si trovano praline di ogni genere e dolcetti vari o ancora il panettiere (Amandas Brödbord) o il negozio di pesce e crostacei (Lisa Elmqvist Fisk, Skaldjur, Delikatesser & Restaurang) che funziona anche come ristorante.
E poi proprio non potrete fare a meno di fermarvi al bancone dei formaggi (Husmans Deli). Qui li trovate proprio tutti, anche i più puzzoni! Insomma ce n’è per tutti i gusti … anche per chi non ha voglia di cucinare visto che all’interno della “Saluhall” trovate anche bar e ristoranti." Ho trovato anche la colomba. Bella, carissima, dorata, profumata d’arancio e vaniglia, la regina della Pasqua italiana adesso fa bella mostra nella mia cucina svedese. Ma sì, certo che mi preoccupo sempre, tutti gli anni, sarà fresca? Mi avranno venduto una dello scorso anno? Si sbriciolerà, si romperanno dei pezzetti della crosta…? Ma no, tutto va sempre bene e l’aroma della mia infanzia nella Piccola Città inonda la mia casa quassù alla fine del mondo. Comunque sia mi sono portato un pezzettino di Italia a casa, e così sarà sempre, ogni volta che che passerò la Pasqua in Svezia. Buona colomba e buona domenica delle Palme a tutti bella gente.❤
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