La signora della foto si chiama Ann Linde. Ed è il ministro degli esteri svedese la quale in una un'intervista rilasciata a La Stampa, ha parlato della tempesta perfetta nella quale sarebbe incappata la Svezia dopo che il governo di Stoccolma ha deciso non applicare il lockdown come invece è avvenuto nel resto del mondo. Riporto l`intervista parola, per parola, per farvi capire la grande differenza di mentalità che c`è tra queste due nazioni (Italia e Svezia) a me altrettanto care: "Abbiamo gli stessi obiettivi di qualsiasi altro Paese al mondo: salvare vite e proteggere la salute pubblica. Lottiamo contro gli stessi problemi, e usiamo gli stessi strumenti per tentare di arginare e fermare il virus. Ovvero promuoviamo la distanza sociale, proteggiamo gli anziani e i gruppi a rischio, abbiamo rafforzato il sistema sanitario e aumentato il numero di test",
ha detto la Linde spiegando che non è vero che in Svezia non è cambiato nulla:
"É una leggenda, la vita degli svedesi è cambiata eccome. Basta guardarsi attorno: la gran parte delle persone sta a casa, i viaggi si sono ridotti del 90%, i lavoratori che possono applicano lo smart working, molte aziende e negozi hanno deciso di chiudere. Chi esce rispetta la distanza sociale".
Sulla decisione di non applicare il lockdown ha aggiunto:
"Vede, è proprio qui la grande differenza, quello che forse rende difficile comprendere la strategia svedese. Abbiamo una combinazione di “consigli” e norme vincolanti, come quelle che vietano le visite alle case di riposo e i raggruppamenti oltre le 50 persone. Ma il governo non costringe nessuno a stare a casa o mantenere le distanze, lo consiglia soltanto. Egli svedesi lo fanno",
ha detto la Linde confermando un sistema basato sulla fiducia: "Le autorità si fidano degli svedesi e gli svedesi si fidano delle autorità. Qui sono gli scienziati che guidano le scelte della politica, non il contrario. È da 400 anni che in Svezia funziona così, e non è un caso che il tasso di corruzione sia tra i più bassi al mondo. Che ci chiamino pure ingenui, ma è la fiducia la base della nostra società. Le faccio un esempio: i vaccini in Svezia non sono obbligatori, ma il 97% dei bambini sono vaccinati".
ha detto la Linde spiegando che non è vero che in Svezia non è cambiato nulla:
"É una leggenda, la vita degli svedesi è cambiata eccome. Basta guardarsi attorno: la gran parte delle persone sta a casa, i viaggi si sono ridotti del 90%, i lavoratori che possono applicano lo smart working, molte aziende e negozi hanno deciso di chiudere. Chi esce rispetta la distanza sociale".
Sulla decisione di non applicare il lockdown ha aggiunto:
"Vede, è proprio qui la grande differenza, quello che forse rende difficile comprendere la strategia svedese. Abbiamo una combinazione di “consigli” e norme vincolanti, come quelle che vietano le visite alle case di riposo e i raggruppamenti oltre le 50 persone. Ma il governo non costringe nessuno a stare a casa o mantenere le distanze, lo consiglia soltanto. Egli svedesi lo fanno",
ha detto la Linde confermando un sistema basato sulla fiducia: "Le autorità si fidano degli svedesi e gli svedesi si fidano delle autorità. Qui sono gli scienziati che guidano le scelte della politica, non il contrario. È da 400 anni che in Svezia funziona così, e non è un caso che il tasso di corruzione sia tra i più bassi al mondo. Che ci chiamino pure ingenui, ma è la fiducia la base della nostra società. Le faccio un esempio: i vaccini in Svezia non sono obbligatori, ma il 97% dei bambini sono vaccinati".
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Insomma chi ha voluto capire, ha capito. Io vi lascio con un la celebre aria G. Puccini: "O mio babbino caro" interpretata da Malena Ernman, mezzo-soprano svedese, (che è anche la mamma di Greta Thunberg) Alla prossima vostro nonno Franco.
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